lunedì 31 dicembre 2012

UN CUBALIBRE GRAZIE !

Ecco-tutto!! 
io, da oggi in poi, gli unici cocktail che voglio sorbirmi sono quelli dei barman!
basta flebo piene di composti chimici variopinti...il rosso deve essere quello del campari e non dell'adriamicina!! 

....Per fortuna a darmi manforte è intervenuta la pet col suo risultato negativo!
Basta chemio da ora RADIO! 
 VERSUS..


mercoledì 28 novembre 2012

QUESTA CHEMIO S'HA DA FARE

Che le infermiere dell'ematologia sono "pettegole" e che non gli si può raccontare un segreto é cosa nota...che ti fanno le domande a trabocchetto pure...
tuttavia, io ingenuamente recandomi nella sala prelievi mi facevo scappare del raffreddore che avevo e della febbre dei giorni prima e loro dicendo un banale <ah ha> cambiavano discorso;
la doccia fredda c'é stata quando alle 8 e mezza mi ha convocato il dottore...<troppo presto per cominciare la terapia> ho pensato;
quindi, mi sono levata il piumino e con passo da bersagliera mi sono incamminata verso l'ambulatorio...( per fortuna ieri non avevo messo la mitraglietta in borsa sennò avrei bussato con quella!
Vabbé lui senza tanti misteri parte a bomba e comincia a chiedere della febbre..io intanto inveivo, dentro di me, contro le infermierie galline da pollaio che non s'erano tenute il cecio in bocca.
Ma per fortuna il medico dopo avermi auscultato sia i polmoni sia le minacce che sproloquiavo del tipo <dobbiamo farla oggi per forza..ti prego fammela fare...se non la fai oggi rifiuterò le cure etc etc...>
ha detto <procediamo>.
In quel momento é partita la colonna sonora e sono scesi dal soffitto i petali di rosa come nelle puntate "della scelta" di Maria de Filippi (ovviamente il passaggio della canzone e dei petali non é reale ma è avvenuto nella parte del mio cervello che produce vite parallele).
All'una e mezzo mi hanno staccato dalle flebo .. la chemio di base sarebbe finita.
Ora bisogna fare una pet di controllo e poi si prenderà appuntamento in modo ufficiale per la radio perchè il mio dottore non é come quei fidanzati che ti promettono il mondo...lui fa ilmisterioso poi ti chiama di sorpresa e ti notifica che ha prenotato per i migliori e impensabili reparti degli ospedali!

martedì 27 novembre 2012

CI VORREBBE UN PULMINO

Sembra che questa notte non debba iniziare mai...
sto sul letto da un'ora e non accenno neppure ad alzarmi per mettermi il pigiama,
non sono agitata, anzi, faccio zapping su facebook proprio come se i cavoli degli altri siano un sacco più importanti di quello che devo fare tra circa sette ore..
domani "in teoria" ci sarebbe l'ultima chemio....
 io ho paura che succeda qualcosa per cui si debba rimandare, qualcosa che impedisca la mia liberazione .
Inoltre questa settimana mi sono beccata la prima febbre con raffreddore ed herpes;
certo meglio ora che a metá cura ma non vorrei cadere proprio a dieci metri del traguardo.
Vabbé é ora di dormire ....almeno proviamo...anche se già so che mi sveglierò tre quattro volte per controllare se ho messo tutto nella borsa..ma proprio tutto perché ci si prepara ad ogni evenienza, sembra quasi che invece di andare a fare la chemio si stia partendo come volontari in un paese con la guerra civile...
mi porto dal plasil al caricabatterie, ai fazzoletti, alle salviettine bagnate al succo di frutta e tutte quelle cose che mettevamo nello zainetto delle elementari la sera prima di andare in gita col pulmino giallo !
vabbé tranne le carte da gioco...la bisca in ospedale mi pare poco igienica !

mercoledì 14 novembre 2012

RICOMINCIO DA TRE


Mentre faccio "zapping" su internet stasera scopro una cosa molto interessante..ossia una lettera che gabriel garcia ma'rquez scrive ai suoi amici e lettori prima di allontanarsi a vita privata per curare un cancro linfatico..
eh già! il linfoma con ma'rquez, me e nanni moretti ha formato una squadra di veri intellettuali! 
G.G.M. scrive :

<DAREI VALORE ALLE COSE, NON PER QUELLO CHE VALGONO, MA PER QUELLO CHE SIGNIFICANO.
DORMIREI POCO, SOGNEREI DI PIÙ,  (...)
CONVINCEREI TUTTI GLI UOMINI E LE DONNE CHE SONO I MIEI FAVORITI E VIVREI INNAMORATO DELL’AMORE.
AGLI UOMINI  PROVEREI QUANTO SBAGLIANO AL PENSARE CHE SMETTONO DI INNAMORARSI QUANDO INVECCHIANO, SENZA SAPERE CHE INVECCHIANO QUANDO SMETTONO DI INNAMORARSI. >

MA'RQUEZ, COL SENNO DI POI , UNA VOLTA GUARITO EQUIPARA  IL LINFOMA AD «UN ENORME PREMIO DELLA LOTTERIA. INFATTI, PER UN LUNGO PERIODO SI E' POTUTO DEDICARE A SE STESSO CANCELLANDO TUTTI GLI IMPEGNI E HA RICOMINCIATO A SCRIVERE CON ASSIDUITA'. RACCONTA LA SUA "FORTUNA" SPECIFICANDO CHE NEL TIMORE DI NON AVERE TEMPO PER SCRIVERE E' RIUSCITO A CONCLUDERE ALCUNE SUE OPERE.



IN EFFETTI, IO PENSO CHE QUESTA NOSTRA "SVENTURA "POTREBBE ESSERE L'OCCASIONE BUONA PER RALLENTARE E PRENDERE IN MANO LE REDINI DELLA NOSTRA VITA CHE SPESSO VIENE GUIDATA DA PERCORSI LOGICI GIA' TRACCIATI.
DEDICHIAMOCI ALLA LETTURA, AL GIARDINAGGIO ALLA PITTURA....SVUOTIAMO LA MENTE E RIFORGIAMO NUOVE PERSONE !


ps: ricordate però che si ricomincia sempre da 3 e non da zero...
perchè come dice troisi...
<Nossignore, ricomincio da... cioè... tre cose me so' riuscite dint'a vita, pecché aggia perdere pure chelle? Aggia ricomincià da zero? Da tre! »

sabato 27 ottobre 2012

RADIO-TATTOO

E adesso mi tocca anche pensare ad un soggetto per il tatuaggio..
Sono stata nel reparto di radioterapia per una prima visita di spiegazioni e preparazione a questa nuova esperienza che servirà per il consolidamento di tutta la cura .
Infatti, visto l'esito negativo della Pet, abbiamo stabilito con il dottore che terminati i cicli di chemio  comincerò la radio.
Contrariamente a quanto avevo immaginato il trattamento inizierà dopo una ventina di giorni e non subito dopo l'ultima infusione.
Le sedute saranno circa una decina, tutte continuative, e dureranno 5 minuti ognuna.
A quanto pare non dovrebbero esserci effetti collaterali tranne un leggero bruciore nel deglutire e qualche puntino nero indelebile sul petto, un vero e proprio tatuaggio.
Questo fatto dei punti neri sulla mia pelle bianca mi ha infastidito un po' e credo proprio di aver strabuzzato gli occhi in maniera abbastanza evidente tanto che l'infermiera, per minimizzare, mi ha proposto di coprire lo scempio dei segni con un bel tatuaggio ad esempio a forma di lettere, di iniziali, oppure con delle stelline, cavallucci marini e nomi giapponesi etc etc.
Ma io ho risposto che o le cose si fanno per bene o non si fanno per niente...
                                            
                                ecco dunque io avrei pensato a questo..
Si accettano critiche :-)

martedì 23 ottobre 2012

L'ORIZZONTE

Eravamo arrivati alla quinta infusione giusto?
in pratica alla prima parte della terza chemio.
che dire...
Il ballo é sempre quello, i passi ormai li conosco fin troppo bene prelievo-colazione-premedicazione-chemio-chiacchierata col dottore simpatico e casa.
Per fortuna però c'é sempre qualcosa di nuovo ...un pò di pepe che vivacizza la storia..
Stavolta mi sono stupita parecchio quando, nel fare il prelievo, per due volte, anzi per ben due volte dalla vena non usciva sangue!
C'è mancato poco che al suono di tale notizia svenissi!
Per fortuna la terza vena era più generosa delle altre e ha deciso di collaborare!
l'infermiera un pò titubante ha ipotizzato che potesse trattarsi di pressione...in effetti finita la chemio, misurata la pressione ho sbalordito tutti con la bellezza di 70 di massima e 50 di minima!

Al termine dell'infusione il dottore mi ha convocato per parlarmi della cura; nonostante il risultato negativo della pet dovró continuare la cura fino a dicembre.
Infatti, per evitare recidive il protocollo va seguito fino alla fine.
Esauriti i 4 cicli di chemio inizierò la radio per una/due settimane.

Sono a metà del percorso da affrontare ma ora che sono sulla cima riesco a vedere l'orizzonte!

martedì 16 ottobre 2012

CRONACA DI UNA MORTE ANNUNCIATA

Dopo Orgoglio e pregiudizio il mio libro preferito è Cronaca di una morte annunciata di Màrquez.
Il romanzo è, a mio dire, molto molto particolare in quanto già dalle prime pagine è chiaro il finale della storia.
La trama parla del giovane Santiago Nasar che morirà per mano di due uomini; la stessa vicenda viene narrata di volta in volta attraverso il punto di vista e la testimonianza dei diversi personaggi coinvolti. Ognuno di essi sapeva cosa stava per accadere,  ma nessuno di loro, per un motivo o per l'altro, avverte Nasar. La fatalità, vuole che i due assassini, che pure fanno di tutto per farsi notare affinché qualcuno impedisca loro di agire, non riescano a sfuggire alla assurda ineluttabilità del delitto.

Questa se vogliamo potrebbe essere anche la mia storia, dall'inizio si sapeva che qualcuno sarebbe dovuto morire!
A differenza del "linfame" che se ne stava silente a cercare di distruggermi io, similmente ai due uomini, ho detto a tutti che l'avrei sterminato!
Così è stato!
Dal risultato della Pet non si individuano più cellule tumorali.
Dopo due chemio di abvd sono veramente soddisfatta!!
Ciò tuttavia non comporta la fine della terapia che dovrà continuare per qualche ciclo ancora.

                                       **********           **           ********
Voglio raccontarvi però, non solo dell'esito della Pet, ma anche dello svolgimento dell'esame in concreto.
Vista la costosità del macchinario, eufemisticamente parlando, non tutti gli ospedali ne sono provvisti; esprimendomi realisticamente quasi nessuna struttura pubblica di provincia vanta il vezzo di possederlo, quindi, sono dovuta andare a Foligno.
Quello più che un ospedale sembra la clinica life di Incantesimo (fiction su rai uno) :) .
Addirittura c'èra una piazzetta coperta con grandi grandi vasi e intorno i negozi a mò di cento commerciale.
Magari il malato in un posto così si sente diversamente sano e non una cavia! 
Comunque bando alle ciance torniamo alla Pet tanto è inutile sperare, lo sappiamo che giustamente i soldi vengono tolti dalla sanità per sovvenzionare i necessari lussi dei politici.
Dicevo, sono andata a Foligno! ovviamente a digiuno! senza nemmeno un caffè senza neppure una gomma da masticare come mi aveva precedentemente imposto l'infermiera per telefono.
Il medico nucleare mi ha visitato, dopo aver misurato la glicemia con una sorta di sparapunti sul dito, mi ha accompagnato in una stanzetta 1.50 m x 1.50 m (tipo ascensore); terminata una graziosa e minuta flebo è tornato il dottore che, minaccioso e pieno di attenzione, aveva in mano una siringa gigante tipo d'acciao (ma credo fosse di piombo o di qualcosa che proteggesse dalla propagazione delle radiazioni).
Specifico che la siringa l'ha iniettata nella flebo e che non mi ha accoltellato con quell'ago gigante!
Da questo momento in poi sono stata nella "stanza in miniatura" per un'oretta abbondante dove nel frattempo un infermiere, dalla discutibile bellezza, mentre ci provava mi portava dell'acqua da bere.
Finalmente sono entrata nella stanza della Pet, dove c'era "un traforo del monte bianco" molto simile a quello della tac ma direi più profondo.
Mi sono adagiata sul lettino e sono stata infornata piano piano nel "buco".
In totale la scansione sarà durata circa 15 minuti!

Forse per me questa è stata, fino ad ora, l'esperienza meno stressante della mia carriera da linfomane.
Infatti, tranne quel freddo assurdo, stile autogrill, che ti fa rizzare quei 4 pochi peli superstiti non c'è nulla di strano.
Se volete fare cosa buona e giusta portatevi un maglioncino o felpina senza gancetto o borchiette almeno non rischiate di ibernarvi.


P.s. Sicuramente tutte le Pet non sono uguali, ma io consiglio il pubblico anche di fare attenzione a quando si scende dal lettino perchè, durante la scannerizzazione, si alza di molto e alla fine impiega un pochino per tornare ad un'altezza accettabile.
Io, col mio cervellino stupido, sono stata anche avvertita dal collaboratore sanitario di scendere solo dopo che si fosse abbassato ma, in realtà, non avendo sentito, con faccia intelligente, ho annuito fingendo di aver capito e mi sono lanciata a terra (stile indiana Jones)! 
Dopo di che con fare anche scocciato ho detto <certo che con sto coso le anziane le fate scrociare! per fortuna so "altina">.
Lascio a voi la faccia dell'omino che mi aveva appena lanciato il monito! 


Diego rivera.
Sogno di una domenica pomeriggio.

                        




giovedì 11 ottobre 2012

CON UN POCO DI ZUCCHERO..

Esiste la settimana della moda, del pret a porter e quella della Pet...
Questa per me è stata la settimana della Pet;
un esame che è in grado di definire la stadiazione del tumore, la sua aggressività e gli effetti ottenuti dalle cure effettuate.
Insomma anche se quello di maturità mi era sembrato l'esame più importante della mia vita 
oggi devo ricredermi!

...A quanto ne ho capito il mio linfoma è più goloso di me!
Con un poco di zucchero tutto brillerà di più..
infatti, mi inietteranno del glucosio radioattivo per vedere le sedi di aumentato metabolismo; pare che le cellule tumorali siano avide e risucchino una quantità di zucchero maggiore rispetto alle altre cellule.. ( o almeno così ho capito che funziona!).

Per le ore successive dovrei essere RADIOATTIVA...l'infermiera con cui ho parlato al telefono mi ha detto di evitare il contatto con donne incinte e bambini..
A questa notizia della radioattività mia madre ha reagito in modo eccessivo cercando di escogitare i più assurdi metodi di isolamento per il viaggio di ritorno (eppure vista l'età nè dovrebbe essere incinta nè dovrebbe considerarsi una bambina)...prima mi voleva lasciare per una giornata all'ospedale, poi mi voleva ricoprire con un qualcosa di non identificato poi si è finalmente arresa e placata..
Non vorrei che domani si presenti con un furgoncino portavalori tutto piombato per riportarmi a casa!!


Adesso ho mangiato l'ultima zolla di cioccolata fondente...mi metto a dormire e digiunerò fino alla fine della Pet...l'umore è buono....tranne il fatto che, grazie a mia madre, mi sento come il reattore numero 4 della centrale di Chernobyl


Spero solo di non essere abbandonata sull'autostrada dalla mia genitrice !!!!!
NOTTE!

venerdì 5 ottobre 2012

SIAMO FATTI COSI'

Pregherei tutti coloro che si stanno addentrando nel prossimo raccontino di dimenticare ciò che si accingono a leggere in quanto rappresenta soltanto il frutto di un mio pensiero.
E' noto ai più che l'uomo, da sempre, quando si trova di fronte ad un fenomeno non spiegabile ricorre all'immaginazione per poter scorgere un senso e una logicità nel dispiegarsi degli eventi.
Io, similmente ai greci che inventarono il mito di Prometeo per il fuoco, davanti alla scoperta del mio Linfoma di Hodgkin ho elaborato una teoria eziologica personale e discutibile.
Ci tengo a precisare che avendola esposta con somma convinzione ai medici questi ridendo mi hanno spiegato che ad oggi non c'è una causa certa o un fattore scatenante riconosciuto alla base della malattia.
                           *****                      *************************                  *****
Come accennavo sopra, ad un certo punto, ho cominciato a chiederrmi da dove potesse essere scaturito il mio Linfoma.
Io mi ricordo di aver cominciato a sentire stanchezza e spossatezza dal mese di maggio; generalmente venivo assalita da affanno dopo qualche rampa di scale o a fronte di piccoli sforzi.
Tuttavia, vista l'insofferenzae più leggera di mesi precedenti, io ricondurrei l'inizio di tutto al 27 novembre quando andai a Torino con degli amici.
Durante la serata mi venne la febbre forte, sopra i 38 gradi, un bel malditesta e un gran raffreddore con tosse. Non ricordo in vita mia mai un'influenza così fastidiosa.
Dal momento che qualcosa di simile ma molto più leggero venne anche alle persone che erano con me, io ho immaginato che si fosse trattato di un virus.
La tosse acuta e persistente rimase in mia compagnia per qualche settimana.

A mio modesto parere ho cominciato a sentirmi male da quel 27 novembre.
Ripeto che non sono laureata in medicina e in nulla di assimilabile, ammetto che il 90 % delle nozioni di anatomia proviene dal cartone animato "siamo fatti così" ma ... è così se vi pare...


Siamo fatti così
Dentro abbiamo un cuore
Solido motore.

Siamo fatti così
Trentadue bei denti
Candidi e splendenti.

Siamo proprio fatti così
Questo nostro corpo
È meglio di un computer
Vedrai...
Siamo fatti così
Con il sangue quale
Liquido vitale.

Siamo fatti così
Muscoli scattanti
Sempre scalpitanti.

martedì 2 ottobre 2012

CON PINNE FUCILI ED OCCHIALI

Vi scrivo intanto che mi sale la botta di ieri...
c'ho delle guance rosse tipo biancaneve, capirai sono bianca bianca con i capelli neri.
Insomma stamattina caldane per me, tipo menopausa..
Per domani il menu' prevede mal di mare...o almeno l'esperienza insegna così.
Certo questi possono chiamarsi in tanti modi anche effetti collaterali ma mi pare che sono più che affrontabili.

In tutta sincerità, vi confesso che sono in apprensione per la puntura per incrementare i bianchi che dovro' fare a momenti, quella fa malicchio però da quando ho visto il prezzo mi sento ricca.
Infatti, stamattina aprendo il frigorifero e trovandomela davanti l'ho un pò scrutata prima da lontano poi da vicino..
la sorpresa è stata grande quando l'occhio mi è caduto sul prezzo ossia € 1650,00 !
ovviamente io essendo un codice 048 sono esentata dal pagamento di questi farmaci, altrimenti col cavolo che la compravo! avrei finto di stare come un drago!
Io in questi 2 mesi mi sono fatta l'idea che la sanità funziona e anche bene, sicuramente il merito non è di chi taglia i fondi per sovvenzionare i propri festini in villa ma di chi fa turni assurdi e ti a accoglie sempre col sorriso.
Non è neppure merito di chi ti fa pagare quindicimila euro per un'operazione solo perchè sei nel mese di agosto, ma è di chi, sempre ad agosto, senza essere in lista ti mette un catetere venoso "solo" perchè è urgente.
Io per fortuna rientro nel secondo caso.

Comunque tutto questo prologo che non centrava niente era per arrivare al punto focale che ieri ho fatto la quarta seduta di chemio; quindi ho terminato il secondo ciclo.
Il dottore ha affermato che i linfonodi del collo e dell'ascella sono quasi impercettibili...quindi si potrebbe sperare bene; tuttavia per poter parlare di cose concrete si dovrà aspettare l'esame della pet che farò il 12 ottobre.

Per me e mamma è stato tutto molto tranquillo ormai ci siamo avvezze;
ci mancava solo l'ombrellone perchè gli occhiali da sole e le cruciverbe l'avevamo portate!
È stato un pò triste vedere le facce spaesate di chi viene per la prima volta; si capisce subito chi è nuovo. Il paziente è in genere mediamente preoccupato mentre i genitori sono degli zombie che si aggirano con gli occhi sbarrati e con la bocca semichiusa.
La cosa confortante è che la volta successiva arriveranno tutti attrezzati con pinne fucile ed occhiali ...cornetto alla nutella post prelievo e giornali da leggere.
Ho parlato di genitori perchè è noto a tutti che il compagno hodgkin preferisce i ragazzi sulla ventina.
Oltretutto ieri è stata anche una terapia gradevole; 
nella mia stanzetta c'era un architetto sulla sessantina con cui abbiamo scherzato un pò, abbiamo anche boicottato il gustoso pranzo a base di riso in bianco mangiando due bei panini con la mortadella che ci avevano spacciato mia mamma e sua moglie..
è proprio vero che non esiste la malattia ma il malato.
Ognuno è libero di piangersi addosso o di mangiare panini da camionista.


domenica 30 settembre 2012

NOTTE PRIMA DELLA CHEMIO

E' domenica e domani c'e' il classico appuntamenro con la chemio 
.......come non mancare !
tendenzialmente sono tranquilla, alla quarta volta che vai tutto e' piu' semplice... o cosi' sembra ! 
<e' piu' brutto a dirsi che a farla questa cara abvd> come dico atutti quelli che sentendo la parola chemioterapia mi fanno la faccia dispiaciuta e sconcertata alla Barbara D'urso.
Tuttavia a pensarci bene qualche strana sensazione viene... 
un'insolita pienezza, simile alla nausea, proprio tra sterno e gola ...tanto che mi viene in mente un gran cavolata... <non sara' mica il malumore e la paura del linfoma che si fanno sentire? ....alla fine per lui domani sara' un altro passo verso la morte...> mmm boh

 domani e' un altro giorno e si vedra'

venerdì 28 settembre 2012

CORTE DEI CONTI

Tutto è cominciato con una telefonata un po' strana in cui mia sorella mi chiedeva <ma tu prendi l'allopurinolo???>
E io <si perchè?>
Lei <niente è che io lo do al mio cane per non fargli cadere i peli sui testicoli>
                           .......................................................
Il criceto nel cervello mi ha cominciato a girare velocissimo e i pensieri andavano veloci come nel tunnel del Cern;
<che medicine prendo?? a cosa servono ?? contiamole!!>
Una cosa era "certa ma sicura" io testicoli non ce li avevo!!
Dunque , ho deciso di andare a chiedere al mio medico di base che cosa fossero tutte quelle medicine che avevo schierato sulla scrivania della camera a seconda delle ore in cui si dovevano prendere.
(Le medicine di sinistra erano per la mattina, quelle al centro di pomeriggio e a destra quelle della sera).
La dottoressa, quindi, mi ha spiegato che la mattina prendo una protezione per lo stomaco, il pomeriggio la pillola anticoncezionale (per controllare che il numero di piastrine non cada a picco con le mestruazioni) e infine l'allopurinolo per ridurre l'acido urico.
Poi mi ha tranquillizzato dicendo che sicuramente mia sorella somministrava quest'ultimo insieme ad altri farmaci.
                                                
                                                 CONSIDERAZIONE FINALE 
....Se ci aggiungo pure le punturine di eparina e per i globuli bianchi mi rendo conto di essere un'impasticcata, mi guardo allo specchio e mi dico <sono una nonna vecchiarda!!><non posso fare manco aperitivo che sennò rischio di finire come Amy Winehouse>.




mercoledì 26 settembre 2012

INDOVINA CHI

La curiosità è femmina..
Oggi, mentre facevo colazione, mi sono chiesta che aspetto avesse il mio linfoma..
 le varie immagini di google non mi piacevano proprio.. 
Allora ho cominciato a fare scommesse <sarà maschio o femmina??> ....
<se fosse umano che faccia avrebbe??.>
In un minuto mi sono ritrovata a ragionare come quando da piccola giocavo con indovina chi ; un gioco dove per indovinare il personaggio si facevano un sacco di domande tipo <ha gli occhiali? ha i baffi?>


Dapprima ho immaginato che fosse una femmina perche' notoriamente sgarbi di questa portata si fanno tra donne...si si sicura al 100% che è una linfoma invidiosa..
le donne si tirano i capelli tra loro...figurati!!

..Poi pero' ripensandoci bene . . .. mi e' venuta in mente una domanda che mi ha rischiarato le idee tipo illuminazione sulla via di damasco.. < chi e' quel parassita che ci si appiccica come un koala, che vive a nostre spese e non se ne va piu' dalle scatole neppure sotto minaccia?>.
La risposta era semplice ...o il fungo o la zecca o l'uomo!!
Ebbene si  il mio Linfoma era un uomo!!!
E che uomo visto il potere di vita o di morte che aveva su di me stile imperatore romano!!!! 
A questo punto mi è balenata un'immagine su tutte, ossia quella di Fonzie che con il suo giubbotto di pelle nero in silenzio gestiva tutte le situazioni a suon di pollice !

Io non so le altre come immaginano il loro Linfoma....il mio io ve l'ho presentato!! 

martedì 25 settembre 2012

FATTE NON FOSTE A VIVER COME BRUTE

I dottori si erano raccomandati molto: non bisognava uscire troppo, al massimo passeggiate all'aria aperta e nei boschi....
Io a scanso di equivoci ieri ho approfittato per fare una zingarata con le amiche. Siamo andate a Narni, paesino molto molto bellino, con la festa medievale e gli assaggi del vino, Poi sempre per rispettare i dicta dei medici ho pure approfittato della visita alle chiese sotterranee.....
..dove l'aria è di molto aperta..
infatti, credo di aver respirato la stessa area dei monaci domenicani del 1400..
"Tanto".... ho pensato.. "l'importante è che non lo scopre il Linfoma che poi, geloso com'è, per farmela pagare che sono uscita con le amiche, spiffera tutto a quei 4 globuli bianchi..che sono sono rimasti pochi ma sono un po' permalosetti... quelli come niente mi organizzano un raffreddore e mi fanno bloccare la terapia!!!>
Maledetti cospiratori del sistema immunitario!!! spero non mi scoprano mai!!

Ma io penso che alla fine aveva ragione Dante non siamo fatte per vivere come delle brute; 
non mi farò mettere i piedi in testa da un linfoma, seguirò il mio istinto e se mi sentirò di uscire oltre le colonne d'ercole lo farò.
E' ovvio che devo riguardarmi e che non posso fare la maratona di New York ma nemmeno posso incarnare le vesti di Penelope che tesse la tela aspettando che ritorni la sua salute.
Troppo facile mettersi a scanaleggiare col pigiamino rosa.
Io però ho deciso che ogni mattina mi vesto e mi abbino anche!
Mi sono pure dotata di uno smalto arrogante!
Ogni tanto qualcuno che mi incontra in giro mi dice <Ah ma esci? sei pure tutta vestita carina> e io rispondo < c'ho un linfoma mica sono malata!! >.



Smalti arroganti da abbinare al Linfoma di Hodgkin.


lunedì 24 settembre 2012

UN TAGLIETTO ALLA ROBESPIERRE

Che dire la salute è la prima cosa...ma quando si è femmine in questi casi si pensa anche ai cambiamenti del fisico..
Sarebbe da ipocrita, nel mio caso, non ammettere che ho sperato troppe volte che i capelli, per qualche strano sortilegio, rimanessero ancorati alla testa; per il momento ciò è ancora realtà ma so che prima o poi chiederanno il divorzio.
Non sarà una separazione inaspettata, infatti, arrivata alla terza chemio le avvisaglie sono presenti da molti giorni; ogni mattina pettinandomi colleziono un bel toupè.
Tuttavia, qualsiasi cosa succeda non avrà nessuna importanza, l'essenza di una donna non è rappresentata da una chioma folta, essa è solo un vezzo.
In fondo in fondo so che è banale ricordarlo ma tutto ciò che è rinascita in natura è rappresentato da un periodo di stasi e di decadenza; basti pensare alla primavera ..i mandorli in fiore in inverno non erano forse spogli ?
Soprattutto noi alla nascita non eravamo spelacchiati?
I fiori di mandorlo sono i primi a sbocciare in primavera, talvolta nel tardo inverno, e per questo simboleggiano la speranza, oltre che il ritorno in vita della natura .

e poi...da ultimo,
siccome nessuno di noi si chiama Sansone, nel frattempo consiglierei di accorciare  gradualmente ma nettamente i capelli tanto per abituarsi all' eventualità. 
Io, per esempio, ho adottato un caschettino alla Robespierre che ho denominato così perchè il taglio è netto e mi arriva preciso appena sotto al cranio .. 

sabato 22 settembre 2012

LE IDI DI SETTEMBRE

In fretta e furia arrivò la terza chemio terapia, fissata per il 14 di settembre, e come le altre volte non ci furono problemi di sorta, tutte le medicine vennero iniettate e dopo 5 ore la ragazza tornò a casa senza disturbi.
Il "bello" è che i disturbi cominciai ad averceli io che già da tempo mi sentivo dolorante e indebolito; ero regredito al punto che dal collo mi si poteva notare soltanto con un palpeggiamento mirato.
Non mi sembrava possibile che fossi arrivato a questo punto...la tipa più o meno se la cavava ogni volta e a parte qualche nausea stava sempre a mangiare.
Maledetta a lei non si scordava neppure una medicina!!
 Secondo me aveva fatto un patto con il diavolo perchè,nonostante perdesse milioni di capelli al giorno e nonostante le si fossero sfibrati, lei era ancora lì che manteneva una discreta, spettinata, chioma riccettina.
Anche la pelle s'e l'era mantenuta candida e priva di inestetismi.

In tutta sincerità dal terzo quarto giorno, capii che le non mi desiderava più, cominciai ad essere veramente annebbiato e a perdere i sensi in alcuni momenti ...non riuscii più a pensare serenamente

E adesso che si fa?..restiamo qua! 
Per semplicità! 
Fingendo che ci sia 
un pò di intimità ..


Da ora in poi comincerò a riportavi tutti i pensieri della ragazza in prima persona così come li sentivo io trascurando di raccontare i miei che più che altro riguardavano i dolori e la fatica per andare avanti..

venerdì 21 settembre 2012

E SE LA MERKEL CI STACCA LA FLEBO?

Sembra strano a dirlo ma ...quasi tutto è più semplice nel campo medico...
Mentre eravamo ricoverati in ospedale vedevamo tutti i telegiornali del mondo e una cosa, da Linfoma, l'avevo capita: in Italia da mesi c'era la crisi economica, molti se ne occupavano con svariate manovre finanziarie ma la situazione peggiorava e basta..
I migliori economisti del mondo si preoccupavano di dare una soluzione al famosissimo spread ma nessuno aveva ancora cavato un ragno dal buco..
Tutto ciò mi venne in mente quando durante la visita della terza chemio il dottore disse   < va tutto bene ma il tasso dei globuli bianchi è un pò bassino, se non lo alziamo non possiamo procedere con la prossima terapia>.
I miei pensieri con molta ingenuità collegarono lo spread economico a quello bei globuli bianchi e pensai che questo era un guaio grosso!!
< e se Angelina (Merkel) ci caccia dall'ospedale???  >
Tuttavia il medico con molta semplicità e sicurezza, compilando una ricetta rossa, proseguì < ogni quindici giorni, il giorno dopo la chemio farai una punturina sulla pancia, stai tranquilla che con questo fattore di crescita i valori risaliranno>.

Un ultimo pensiero mi balenò nel cervello.. <ma non è che esiste una punturina sulla pancia anche per risanare le finanze e nessuno ce lo dice ??>

giovedì 20 settembre 2012

IL PRANZO E' SERVITO!

Non potei fare a meno di notare uno strano cambiamento nella ragazza.
Prima di essere ricoverata, quando le cose tra noi andavano ancora a gonfie vele, lei non mangiava mai; di mattina faceva una buona colazione, a pranzo mangiava solo frutta e a cena si concedeva un piatto nutriente ma modesto.
Per tutta la giornata non toccava altri cibi.
Ma cara chemioterapia da quando ci sei tu tutto questo non c'è più (acqua azzurra acqua chiara).
Stranamente e inspiegabilmente da quando cominciò le cure un appetito atavico si impossessò della giovane donzella che, da piccola ammalata, durante i pasti diventava un tirannosauro rex che pretendeva carne carne e carne! 
Prima del pranzo e della cena, spesso, cominciava ad aggirarsi con fare inquisitorio in cucina per assicurarsi che le porzioni fossero sufficienti... 
A questo punto la madre chiese ai dottori se quello della ragazza fosse un comportamento normale ma i medici risposero che il cortisone aveva sicuramente aumentato la fame e inoltre spiegarono che l'inappetenza del pre-ricovero era causata dalla malattia.
A questo punto....


Per quanto riguarda le nausee la ragazza scoprì che spesso se ne vanno mangiando, che gli alimenti salati fermano un po' di salivazione e che un cubetto di ghiaccio in bocca ( o un ghiacciolino) possono distrarre lo stomaco dal mal di mare!   
Se proprio voi non resistete potete provare un rimedio omeopatico la nux vomica o altrimenti il classico plasi*.

A volte non si avrebbe voglia di mangiare ma come disse il dottore super figo <finchè è possibile bisogna mettere un po'  di paglia nel fienile per sostentarsi nei momenti più difficili>.

LAWRENCE D'ARABIA

Tra una visita e l'altra, tra un omeprazolo e un trimetoprim, arrivò il giorno della seconda chemioterapia.
Stavolta si sarebbe svolta in day Hospital.
La mattina giungemmo alle 8.00 presso l'ospedale dove prima ci fecero il prelievo, poi la visita e infine ci fecero scegliere il lettino su cui volevamo stenderci.
La paziente era molto tesa perchè era la prima volta che avrebbero utilizzato il famoso porter; temeva fortemente che non funzionasse, aveva paura si fosse otturato......tuttavia per fortuna le paure risultarono infondate e la dose cominciò a scendere imperturbabile.

Le infermiere molto disponibili e carine chiesero alla ragazza se avesse voluto indossare delle cuffiette gelate da mettere sulla testa per scongiurare, per quanto possibile, la caduta dei capelli.
Nonostante non fosse accertato che l'esperimento avesse successo, e anzi nonostante fosse più che certo che dopo l'iniezione del farmaco rosso i capelli l'avrebbero abbandonata, decise di provare la cuffietta blu!
In pratica il marchingegno consisteva in una specie cappuccio gelato da mettere in testa per far in modo che meno sangue affluisse nei capillari del cuoio capelluto e così che anche una quantità minore di farmaco raggiungesse la testa.

In ogni caso la cuffietta era di misura unica così la mamma della ragazza per far aderire meglio il cappellino al cranio cominciò a fasciarla stretta stretta e a fare dei fiocchi in cima tipo uovo di Pasqua.

Ogni tre quarti d'ora si ripeteva la scena dello sfasciamento e del fasciamento della testa, ogni volta il risultato fu diverso da uovo di Pasqua, a mummia a Lawrence D'Arabia!







Cuffietta gelata.
Grazie al premedicamento a base di antistaminici a antivomito il ritorno a casa fu tranquillo e senza complicazioni.

mercoledì 19 settembre 2012

TU CHIAMALE SE VUOI EMOZIONI

Uno strano fenomeno risaltò ai nostri occhi dopo aver frequentato le sale d'attesa dei medici specialistici o i corridoi delle Aziende Sanitarie Locali. 
Infatti, parlando con coloro che, come noi aspettavano il proprio turno, spesso ci trovavamo a confrontarci sulle patologie e malattie di cui eravamo affetti.
La cosa singolare e curiosa era che spesso molti di loro usavano parole inappropriate e perifrasi arzigogolate pur di non usare la parola "tumore".
Riuscimmo a sentire parafrasare con gli esempi più assurdi la semplice realtà delle cose.
Perlopiù a non accettare questa definizione scientifica erano le persone sopra i 50 anni che parlavano di "male" "malaccio" e "brutto male".

La verità è che non bisognerebbe aver paura di pronunciare una parola che di per sè ha un'accezione variamente negativa; con essa si ricomprendono una vastità di patologie con cause e diverse e distinte, con cure specifiche e non sempre fortemente aggressive.
In alcuni casi è sufficiente asportare la parte coinvolta senza il bisogno di sottoporsi a chemio o radio.
Una summa divisio, infatti, vorrebbe da una parte i tumori benigni ove le cellule malate si moltiplicano senza controllo limitatamente ad un organo dall'altra i tumori maligni  dove, invece, le cellule tendono a staccarsi, a invadere i tessuti vicini, a migrare dall'organo d'appartenenza per andare ad attaccare altri organi vitali; un processo che prende il nome di metastatizzazione.
Giusto per dare un'informazione ci soffermiamo nel dire che nel Linfoma di Hodgkin non si parla di metastasi pur trattandosi di un tumore maligno.


In ogni caso la realtà va affrontata, tu malato se proprio non vuoi parlare di "tumore" chiamalo se vuoi "neoplasia", chiamalo se vuoi anche "giacomo" l'importante è non avere paura di essere sconfitti.








IL SINAI TIME

Come detto poco sopra non era certo buona creanza esporre la ragazza ai microbi;
i dottori si raccomandarono fortemente, prima di rilasciarla ai genitori, di tenere la piccola immunodepressa lontano da qualsiasi fonte di germi.
Infatti, come lungamente spiegarono alla ragazza, le chemioterapie avrebbero potuto incidere consistentemente sul numero dei globuli bianchi, soldatini protettori dell'organismo dalle infezioni, dai virus e dagli agenti esterni negativi.
Il netto abbassamento delle difese immunitarie presumibilmente sarebbe avvenuto tra il settimo e il dodicesimo giorno dopo la chemio; in questo lasso di tempo la paziente sarebbe dovuta vivere in un regime igienico altamente controllato.

Le regole basilari che i medici, sul Monte Sinai, scolpirono sulla pietra furono;


  1. Non avrai altro dottore cui rivolgerti al di fuori della nostra ematologia.
  2. Ricordati di santificare le feste prendendo l'antibiotico del sabato e della domenica.
  3. Non commettere atti impuri o se proprio devi dopo lavati le mani.
  4. L' amuchin* non è un presidio medico chirurgico ma è la tua migliore amica.
  5. Non rubare la roba d'altri che è piena di microbi. 
  6. Non prenderai altro farmaco non prescritto al di fuori della Tachipirina.
  7. Non desidererai i farmaci fans.
  8. Onora  il colluttorio e il bicarbonato dopo i pasti per evitare le afte.
  9. Non fumare.
  10. Non desiderare la donna d'altri che poi finisci all'infettivologia.

Dopo che fu dettato il decalogo, non essendo sintetici come il Signore, zelantissimi continuarono a stilare un'ulteriore lista dei CONSIGLI PER GLI ACQUISTI :
  • Addio ai cani, gatti, criceti e altri animali viventi o imbalsamati; 
  • Allontanamento coattivo da bambini possibili-probabili-certi portatori di virus raccattati agli asili;
  • Abolizione dei cibi crudi, poco cotti o esposti a lungo nei banchi dei supermercati (formaggi, insalate di riso e affettati).
  • Messa al bando della frutta e della verdura non previamente cotta o bollita.
  • Disprezzo e disdegno per aperitivi ove poter raccogliere le altrui patologie tramite l'inserimento delle dita nei piatti comuni come la scodellina delle noccioline.
  • Denigrazione e biasimo per  le discoteche e i mezzi pubblici in cui gli untori approfittano per sudare e tossire le malattie sugli altri.
  • Uso obbligatorio di bottiglie piccole, porzioni monouso di cibi, microconfezioni di creme e detergenti.
  • Disinfezione approfondita giornaliera della camera della neutropenica.
  • Censura assoluta nei confronti dei quotidiani sfogliati da mille ditini leccati.
  • Massima allerta per polveri sottili, talchi, fumo di sigaretta, fiori e pollini.  

Fu così che riempita una moleskine di precetti la paziente e i famigliari cercarono di osservarne almeno un buon 12% ! 

martedì 18 settembre 2012

REMEDIOS LA BELLA

Una volta che fummo tornati a casa cominciò il pellegrinaggio dei fedeli verso la nostra abitazione.
Nonostante, furono espressamente avvertiti tutti gli esseri viventi di nostra conoscenza che era preferibile, per la paziente, non ricevere visite ogni giorno ricevevamo almeno 5 persone. 
Dopo una settimana di flusso costante di ospiti eravamo riusciti anche a fare una statistica sui gusti e sul gradimento delle bibite offerte; notammo che il chinotto andava per la maggiore essendo frizzante e amaro insieme.
Tuttavia, non potevamo certo lamentarci perchè, ogni giorno, ci ritrovavamo con qualche dono prezioso in più! 
Collezionammo molti molti libri tanto da poter aprire una bancarella sul tevere!
Assaggiammo tutte le torte-fatte-in-casa possibili e immaginabili perchè, spesso e volentieri, c'era pure chi, similmente all'omino della pizza, suonava, lasciava la scatoletta e se ne andava in silenzio senza neppure varcare il cancello.
Ricordo che il pensiero più carino e che ci diede più soddisfazione, perchè dava proprio l'idea di essere stato confezionato per un malato, fu una busta bianca rigida di cartone con all'interno tre arance, 2 pacchetti di wafer e un super mitico pacchetto di caffè da macinare! 



Molti degli avventori giunsero alla Mecca solo per verificare che la ragazza fosse ancora viva; infatti, nel piccolo paese già si era sparsa la voce che c'era poco da fare o che il peggio era già avvenuto.
Di conseguenza quelli che non ci conoscevano direttamente escogitarono altri metodi per carpire informazioni preziose:
infatti, in quel periodo, addirittura, si impennò il numero delle richieste di amicizia ricevute su facebook.
Era chiaro che prima di vederla lasciare questo mondo tutti volevano averla vissuta per un po' o aver potuto vedere le sue foto private del network.
O forse, da ultimo, altri la vollero aggiungere solo per controllare le azioni attive sul suo profilo e poter constatare quando Remedios la bella avrebbe lasciato questo mondo ascendendo al cielo misteriosamente.
Remedios la Bella che ascende misteriosamente al cielo nel
bagno di casa sua. G.G.Màrquez


lunedì 17 settembre 2012

IL SACRIFICIO DI IFIGENIA

A questo punto i dottori ci comunicarono che la nostra detenzione sarebbe terminata l'indomani; infatti, avendo verificato che la prima seduta di chemio era filata liscia come l'olio non avevamo più motivo di vegetare sul letto di un ospedale.
Saremmo stati a casa per poi presentarci ogni 15 giorni al reparto di Day Hospital a fare le chemio.

Ad ogni modo l'avventura a livello chirurgico non era ancora terminata in quanto, ci dissero che le vene della ragazza non si prestavano all'iniezione della chemioterapia per mezzo del semplice agocannula; e di certo non potevano mandarla in giro con un mazzetto di campanelli in plastica che fuoriuscivano dal collo!
La soluzione si chiamava porter ossia un catetere venoso in titanio da infilare sotto pelle e  da dove poter iniettare le cure.
Fu così che ci consigliarono di andare in un notissimo policlinico di Roma, presso un bravissimo Dottore, forse il migliore a livello internazionale, proprio a voler tutelare una paziente dalle venuzze timide e fragili!

E' questo il passo della nostra vita che assomiglia alla situazione descritta nel mito di Ifigenia in Aulide.
La ragazza, accompagnata dai genitori fu portata in un grande ospedale di Roma, poco prima di entrare lei cominciò a rarefare i suoi passettini sempre più piccoli, tanto che pensò <se continuassi a dividere i miei passettini secondo il paradosso di achille e la tartaruga potrei stare qui all'infinito e non raggiungere mai la porta >..
La realtà dimostrò che Zenone qualche "meno" o qualche "per" tra i calcoli l'aveva perso perchè poretti a noi raggiungemmo la porta !!!

Una volta giunti al reparto di oncologia ci venne a recuperare un infermiere molto molto gentile e premuroso che si occupò della fase di spiegazione dell'intervento e tranquillizzazione della paziente; fu così carino da mostrarci il marchingegno - "archibugio" in titanio che le avrebbero infilato sotto lo sterno.


Più o meno l'uomo raffigura il risultato
ottenuto sulla ragazza. 
      





Vista la disponibilità dell'uomo la ragazza disse < tutto interessante davvero veramente ...ma  per favore potete drogarmi così sono più tranquilla?>
Lui aggrottando la fronte perplesso chiese < che intendi per droga?? >
E lei < un pochinino di Lexot** giusto per non insultare il chirurgo se vado su di giri>.
Lui annuì e espresse il desiderio.
Ci disse di stare tranquilli perchè dal momento in cui il chirurgo fosse entrato entrato, tutto agghindato di verde, trafelato e mascherato alla Batman, al momento del termine dell'intervento sarebbero passati 20 minuti circa.
La realtà dimostrò ancora una volta che la teoria è parecchio bella ma è sbugiardata spesso dalla pratica !
il Chirurgo arrivò con due allievi e illustrò in inglese tutto il procedimento, commentando anche sarcasticamente le vene della paziente, che aspettava come la piccola Ifigenia di essere giustiziata!
Invece dell'altare sacro tutto addobbato di bianco c'era il lettino con le lenzuola candide e invece degli eroi valorosi come Achille ad assistere c'erano due ragazzi che chissà quanti esami avevano bocciato!
L'operazione durò un'ora e 40 minuti perchè il bel tubicino incontrava i linfonodi e veniva deviato da questi sù per la giugulare invece che giù per la vena cava.
Alla fine tenta di qua, tenta di là il bel cateterino riuscì a scendere nella vena cava per 15 cm e tutti fummo più felici.
Oltre a tutto il procedimento dell'operazione la ragazza ebbe modo di imparare anche un sacco di nozioni sulla filmografia giapponese perchè il chirurgo era un esperto dell'argomento e voleva coinvolgerci con episodi e racconti di film che aveva visto...
sinceramente non mai ho capito l'inerenza tra un catetere e una saga giapponese...
tuttavia lui era un santone dei cateteri e noi da pagani non possiamo dire nulla!!!!!    

LA PUNTURINA DI EPARINA

Tanto bene l'indomani del I° ciclo di chemio stavamo seduti nel cortile dell'ospedale a chiacchierare con qualche amica che ci era venuta a fare visita pizzetafrittamunita!!
Infatti, in questi giorni ci stavamo perdendo la bellissima Festa Del Vino al nostro paese; 
i vari stands del cibo, allestiti nella sagra, servivano  tra i molti piatti e prodotti tipici anche la famosa e puzzolosa pizzetta fritta!!




Ringrazio ancora oggi il contegno delle sue amiche che volendola far sentire a casa si limitarono a portare la sfiziosa e olezzosa pizzetta anzichè i "fagioli con le cotiche" o "la trippa con la mentuccia" !!! 
per fortuna che i dottori quel pomeriggio non passarono per il cortile altrimenti ci avrebbero cacciato a tutti a suon di bastonate!!
Passò solo un anestesista che titubante disse < a sto punto potevate portà sù pure un po' di vino almeno approfittavo pure io! >.

Tuttavia ..non sfuggimmo proprio a tutti..infatti l'ematolgia è segretamente gestita dal Grande Fratello che appena fai qualcosa di sbagliato ti lascia perseverare ma poi all'ora dei conti te la fa scontare con l'iva...che è stata anche aumentata al 21% !
Infatti, a rompere l'allegria del gineceo, arrivò un infermiere simpaticissimo, proprio come tutti in quel reparto, e ci disse severamente che eravamo desiderati in camera per la punturina di eparina.
La ragazza pensando fosse uno scherzo non si alzò minimamente e ci fece pure una risata sopra ...allorchè l'infermiere mostrò il contenuto di quella sottospecie di vassoio di acciaio a forma di fagiolo in cui ci si mettono le siringhe  ... 
( che poi, io sono un linfoma e non un ingegnere e quindi potrei sbagliarmi... ma mi domando e dico perchè sto vassoietto non l'hanno fatto quadrato o rettangolare? che mi rappresenta quella forma a fagiolo????? )..


Non era più ergonomico quadrato?



Comunque;
Lei capendo che era non era uno scherzo sbiancò un attimo e andò con la coda tra le gambe in cameretta.
Intenerito l'operatore sanitario cercò di sponsorizzare l'utilità del farmaco spiegando che era un trattamento preventivo allo scopo di evitare una eccessiva coagulazione del sangue e per scongiurare il rischio di trombosi.
Con estrema titubanza sugli effetti benevoli  si fece fare la punturina sulla pancia....e ci mise una pietra sopra... 


domenica 16 settembre 2012

CIAK SI GIRA, BUONA LA PRIMA

Come si suol dire Ciak si gira!
il momento che stavamo aspettando ormai con ansia e trepidazione arrivò!!
Io sapevo benissimo che che qualcosa per me sarebbe cambiata!
Da buon linfoma che ero a rigor di logica sarei dovuto regredire, forse mi sarei sentito male, probabilmente sarei svenuto o avrei vomitato...
Non rimaneva che aspettare e vedere cosa sarebbe successo...daltraparte la mia era la cronaca di una morte annunciata.. 
si sa che i dottori sono come i professori una volta che ti prendono sott'occhio non c'è più modo di recuperare!!

Era un sabato mattina pieno di sole, gli infermieri ci svegliarono e ci dissero che stavano preparando tutte le medicine per cominciare la prima chemioterapia.
Si trattava di una polichemioterapia ossia di una combinazione di farmaci che prende il nome di AVBD (dalle iniziali dei 4 componenti Adriamycin®, bleomicina, vinblastina e dacarbazina). 
Prima di iniziare ufficialmente la terapia ci iniettarono della protezione per lo stomaco, del cortisone e degli antistaminici, tutto per assicurare il minor impatto possibile sulla paziente.
La grande flebo venne avviata e per le 4-5 ore seguenti non successe nulla di strano.
Nè io nè la ragazza sentimmo particolari disturbi, lei si assopì per un'oretta e pure approfittai per riposarmi un po'.
Quel giorno non fummo soli ma si alternarono tutti gli amici della ragazza che erano venuti per sostenerla, anche se ognuno di loro era intimamente preoccupato il clima generale era gioviale e rilassato. C'era tutta un'organizzazione e una stretta pianificazione per chi doveva andare a mangiare, chi poteva andare a fumare e chi rimanere in nostra compagnia !
Finita il la flebo-silos (era enorme!!) pensavo di averla scampata  io stavo bene e anche lei non si lamentava per niente se non della stanchezza....
solo qualche giorno più tardi mi resi conto che cominciava a fare effetto il trattamento infatti, io stavo regredendo e la ragazza si lamentava per le nausee..

I dottori dissero che la prima dose era stata ben tollerata dalla paziente che non aveva risentito di effetti collaterali!
Fu proprio il caso di dire BUONA LA PRIMA!




                                     ..A proposito di chemioterapia...

Roberta Benetti, ricercatrice italiana,  ha di recente scoperto alcune molecole che bloccano la proliferazione tumorale e che, aggredendo soltanto le cellule malate, potranno rappresentare l’alternativa alla chemio e alla radioterapia: la soluzione, quindi, è quella di autoproteggersi dai tumori con l’aiuto di molecole prodotte dall’organismo umano. Una cura che – tra qualche anno – potrebbe eliminare la chemio e la radioterapia. La strada a questo tipo di cure è stata aperta dall’Università di Udine; questo studio è stato pubblicato sulla prestigiosa rivista interrnazionale Cancer Research dell’American Association for Cancer Research, una delle più prestigiose a livello mondiale del settore. « la ricerca ha per la prima volta dimostrato che una delle molecole microRna, precisamente la miR-335, è direttamente responsabile nel controllo, della generazione e delle funzioni dell’oncosoppressore Rb, gene coinvolto nella protezione dello sviluppo dei tumori. Inoltre, nello studio si evince che l’espressione della miR-335 influisce in modo diretto nel bilanciare il delicato equilibrio di protezione contro lo sviluppo tumorale, perché intacca attraverso l’indiretta influenza anche sull’oncosoppressore p53, gli effetti di due fondamentali proteine note per essere deregolate nella genesi dei tumori».