martedì 16 ottobre 2012

CRONACA DI UNA MORTE ANNUNCIATA

Dopo Orgoglio e pregiudizio il mio libro preferito è Cronaca di una morte annunciata di Màrquez.
Il romanzo è, a mio dire, molto molto particolare in quanto già dalle prime pagine è chiaro il finale della storia.
La trama parla del giovane Santiago Nasar che morirà per mano di due uomini; la stessa vicenda viene narrata di volta in volta attraverso il punto di vista e la testimonianza dei diversi personaggi coinvolti. Ognuno di essi sapeva cosa stava per accadere,  ma nessuno di loro, per un motivo o per l'altro, avverte Nasar. La fatalità, vuole che i due assassini, che pure fanno di tutto per farsi notare affinché qualcuno impedisca loro di agire, non riescano a sfuggire alla assurda ineluttabilità del delitto.

Questa se vogliamo potrebbe essere anche la mia storia, dall'inizio si sapeva che qualcuno sarebbe dovuto morire!
A differenza del "linfame" che se ne stava silente a cercare di distruggermi io, similmente ai due uomini, ho detto a tutti che l'avrei sterminato!
Così è stato!
Dal risultato della Pet non si individuano più cellule tumorali.
Dopo due chemio di abvd sono veramente soddisfatta!!
Ciò tuttavia non comporta la fine della terapia che dovrà continuare per qualche ciclo ancora.

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Voglio raccontarvi però, non solo dell'esito della Pet, ma anche dello svolgimento dell'esame in concreto.
Vista la costosità del macchinario, eufemisticamente parlando, non tutti gli ospedali ne sono provvisti; esprimendomi realisticamente quasi nessuna struttura pubblica di provincia vanta il vezzo di possederlo, quindi, sono dovuta andare a Foligno.
Quello più che un ospedale sembra la clinica life di Incantesimo (fiction su rai uno) :) .
Addirittura c'èra una piazzetta coperta con grandi grandi vasi e intorno i negozi a mò di cento commerciale.
Magari il malato in un posto così si sente diversamente sano e non una cavia! 
Comunque bando alle ciance torniamo alla Pet tanto è inutile sperare, lo sappiamo che giustamente i soldi vengono tolti dalla sanità per sovvenzionare i necessari lussi dei politici.
Dicevo, sono andata a Foligno! ovviamente a digiuno! senza nemmeno un caffè senza neppure una gomma da masticare come mi aveva precedentemente imposto l'infermiera per telefono.
Il medico nucleare mi ha visitato, dopo aver misurato la glicemia con una sorta di sparapunti sul dito, mi ha accompagnato in una stanzetta 1.50 m x 1.50 m (tipo ascensore); terminata una graziosa e minuta flebo è tornato il dottore che, minaccioso e pieno di attenzione, aveva in mano una siringa gigante tipo d'acciao (ma credo fosse di piombo o di qualcosa che proteggesse dalla propagazione delle radiazioni).
Specifico che la siringa l'ha iniettata nella flebo e che non mi ha accoltellato con quell'ago gigante!
Da questo momento in poi sono stata nella "stanza in miniatura" per un'oretta abbondante dove nel frattempo un infermiere, dalla discutibile bellezza, mentre ci provava mi portava dell'acqua da bere.
Finalmente sono entrata nella stanza della Pet, dove c'era "un traforo del monte bianco" molto simile a quello della tac ma direi più profondo.
Mi sono adagiata sul lettino e sono stata infornata piano piano nel "buco".
In totale la scansione sarà durata circa 15 minuti!

Forse per me questa è stata, fino ad ora, l'esperienza meno stressante della mia carriera da linfomane.
Infatti, tranne quel freddo assurdo, stile autogrill, che ti fa rizzare quei 4 pochi peli superstiti non c'è nulla di strano.
Se volete fare cosa buona e giusta portatevi un maglioncino o felpina senza gancetto o borchiette almeno non rischiate di ibernarvi.


P.s. Sicuramente tutte le Pet non sono uguali, ma io consiglio il pubblico anche di fare attenzione a quando si scende dal lettino perchè, durante la scannerizzazione, si alza di molto e alla fine impiega un pochino per tornare ad un'altezza accettabile.
Io, col mio cervellino stupido, sono stata anche avvertita dal collaboratore sanitario di scendere solo dopo che si fosse abbassato ma, in realtà, non avendo sentito, con faccia intelligente, ho annuito fingendo di aver capito e mi sono lanciata a terra (stile indiana Jones)! 
Dopo di che con fare anche scocciato ho detto <certo che con sto coso le anziane le fate scrociare! per fortuna so "altina">.
Lascio a voi la faccia dell'omino che mi aveva appena lanciato il monito! 


Diego rivera.
Sogno di una domenica pomeriggio.

                        




2 commenti:

  1. Ciao mi chiamo R. ho 28 anni a marzo 2011 mi hanno diagnosticato un linfoma di hodgkin, secondo stadio asintomatico adesso sto bene sono nella fase di follow up in bocca al lupo! Ti aggiungo ......

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  2. ciao!!! Sono contenta che ora tu stia bene! Per fortuna anche per me sembra che tutto vada per il meglio, aggiungimi pure qui su google + oppure su facebook dove c'é proprio una pagina del linfoma di hodgkin ( di cui ora non ho il link ma poi lo posterò ).
    Un abbraccio forte, a presto!

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